http://www.ecn.org/xm24/1854/mercoledi-meryxm-concerto-cani-dei-portici Noise post Rock.
Trio semistrumentale.
Claudio Adamo – voce e chitarra
Fabio Mollica – basso
Demetrio Sposato – batteria
http://www.rockit.it/canideiportici
http://www.ecn.org/xm24/1854/mercoledi-meryxm-concerto-cani-dei-portici Noise post Rock.
Trio semistrumentale.
Claudio Adamo – voce e chitarra
Fabio Mollica – basso
Demetrio Sposato – batteria
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Concerto ZPLEEN
Un turbine di riflessioni a tutto campo sull'odierna routine e sul modo di evadere la monotona realtà delle cose, come vecchie locomotive arrugginite, vetri sporchi sul grigio di Bologna e momenti di allegria fugace e frivola. Lo spleen di Baudelaire che esprime il disagio dell'artista e l'incongruenza con i valori pregnanti della società prende corpo con parole talvolta languide, accordi rabbiosi, distorsioni acide e sonorità che variano dal post rock, al grunge e al noise. Il quartetto è composto da: Stefano Politaki, chitarra/voce (ex Bloody Blue Body); Franky Maze, chitarra (compositore di colonne sonore di vari corti e documentari indipendenti e attivo nel progetto electro-pop Hotel Chevalier); Pietro Tavernise, basso (ex Sins of Liberty e Amnèsia Project); Emanuele "Lele" Procopio, batteria (ex Progama).
www.myspace.com/in.spleen
I «ragazzi di don Giussani» nell’arco di 30 anni hanno conquistato uno spazio di potere sotto traccia, sempre a cavallo fra economia e politica. Il Veneto di «mamma Dc» si sta convertendo alla Lega, ma resta connesso indissolubilmente al potente apparato di una Chiesa nella Chiesa. Comunione e liberazione non è più il «gruppo di amici» fedelissimi del fondatore. Si è trasformata nella holding della Compagnia delle Opere, che ha aggredito – nel nome della sussidiarietà – ogni angolo del patrimonio pubblico: grandi appalti, sanità, scuola e università, formazione, logistica. Da Padova si arriva fino in Lussemburgo, alla «cassaforte» della galassia di imprese e consorzi. A Verona, si intuisce la trama che sconfina nella Lombardia di Formigoni e nel Trentino di Dellai. Una documentata ricostruzione della «lobby di dio» a Nord Est. L’universo ciellino scandagliato, per la prima volta, a tutto campo. Con i sindaci “amici”, gli imprenditori di riferimento, i Vip in pellegrinaggio in terra santa e la rete di professionisti del business. Ma anche i clamorosi rinvii a giudizio che permettono di verificare in tribunale la gestione dei finanziamenti europei.
http://www.manifestolibri.it/novita.php
http://cosaloro.blogspot.com Concerto ZPLEEN
Un turbine di riflessioni a tutto campo sull'odierna routine e sul modo di evadere la monotona realtà delle cose, come vecchie locomotive arrugginite, vetri sporchi sul grigio di Bologna e momenti di allegria fugace e frivola. Lo spleen di Baudelaire che esprime il disagio dell'artista e l'incongruenza con i valori pregnanti della società prende corpo con parole talvolta languide, accordi rabbiosi, distorsioni acide e sonorità che variano dal post rock, al grunge e al noise. Il quartetto è composto da: Stefano Politaki, chitarra/voce (ex Bloody Blue Body); Franky Maze, chitarra (compositore di colonne sonore di vari corti e documentari indipendenti e attivo nel progetto electro-pop Hotel Chevalier); Pietro Tavernise, basso (ex Sins of Liberty e Amnèsia Project); Emanuele "Lele" Procopio, batteria (ex Progama).
www.myspace.com/in.spleen
RFaS è Giovanni Lami: Ableton Live+Max/Msp, strumenti acustici (kalimba, campane tibetane, shruti M1), microfoni a contatto, field recordings. RFaS non è un luogo confortevole. Un corpo denso di suoni prende forma da combinazioni di scricchiolii, fischi, grani, droni cupi e profondissimi, tutto mischiato a parti di silenzio quasi totale permeato da movimenti sonori quasi impercettibili. Il metodo musicale si fonda principalmente sulla processione massiccia di registrazioni ambientali provenienti dai luoghi più svariati: dalle spiagge spagnole, ai fiumi ed agli animali scozzesi, dalle voci nei musei al suono degli insetti, fino al campionamento di vinili di musica tradizionale/folkloristica; a ciò si aggiungono strumenti acustici processati in real time. Come un risveglio all’alba di un freddo inverno, in attesa che succeda qualcosa, aspettando una luce migliore e colori, dopo. Nulla è troppo marcato e nessun elemento richiama a se più attenzione degli altri, il grigiore umido che permea il suono è spesso mischiato con convulsioni di toni digitali, mentre rumori ambientali mormorano in lontananza al fianco di basse pulsazioni scure. La processione del segnale avviene sempre in tempo reale, creando livelli sonori complessi e stratificati, a volte totalmente diversi dall’originale, modificati, destrutturati, o semplicemente lasciati intatti ma completamente decontestualizzati, rendendoli così “altro” rispetto alla loro originalità spazio/temporale. http://soundcloud.com/alineh/sets/requiem1/
Pa(u)radise è Aldo Becca. Ho deciso di lasciare la chitarra dentro la sua custodia. Non avrò documenti. Porterò una valigia con dentro i miei denti, e uno spazzolino per quelli altrui. Due piatti preparati, una giacca a vento verde con un cappuccio. Una camicia bianca, un papillon rosso preso tra le cose vecchie di mio padre, la maschera che è il rovescio del mio viso, colori primari e un pennello. Sostituirò il palco con il pavimento, infine un tavolino, di quelli che s’usano per sfamare a letto i convalescenti. Ecco, questo spazio è per un attimo la mia officina… Persone, conosciute e non, assieme nello stesso luogo e momento. Chi vorrà ascoltare e osservare, starà già posando per me; sarà trascrizione del mio suono e paesaggio dentro una cartolina per la memoria. http://vimeo.com/18439805
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
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F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
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L.Ciffo – guitar
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Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
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Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
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